Scuola di Pace di Monte Sole (20-26 agosto). “Le solite voci incontrollate”. L’esperienza residenziale della Scuola di Pace e del Centro Europe Direct dell’Emilia Romagna, completamente gratuita, per giovani tra i 20 e i 30 anni.
Uno dei nuclei problematici del trovarsi sul crinale tra la valle del Reno e quella del Setta è quello di doversi destreggiare tra storia e memoria le quali, come è noto, pur non potendo essere definite come ambiti contrapposti, rispondono certamente a criteri e scopi differenti. Quando ci si avvicina a una vicenda come quella di Monte Sole, lo si fa solitamente – e da un certo punto di vista per motivi legittimi – con la convinzione di stare facendo qualcosa per evitare che una tale tragedia abbia a ripetersi. La volontà di ricordare – non necessariamente di studiare – questi eventi, insomma, è legata all’immancabile mai più. In questo andirivieni tra passato e futuro tuttavia, si tende a dimenticare (sic!) che la pratica si dispiega in un tempo (presente) ben determinato e caratterizzato.
Ci si scorda, cioè, che la memoria collettiva è funzionale agli interessi, alle sensibilità e ai progetti di chi la gestisce, e che i filtri culturali che selezionano gli episodi ritenuti memorabili dipendono dalle preoccupazioni e dai “pensieri dominanti” delle società a cui fanno capo. Vale a dire che «ci sono eventi storici […] che per la loro rilevanza morale e politica sono posti a fondamento del presente, di cui rappresentano una vera e propria Costituzione» (F. Dei). Ci troveremo assieme per lavorare sulla nostra possibilità di vigilare non tanto su un’improbabile riproporsi del fenomeno nazista o fascista come lo abbiamo conosciuto, ma su quei meccanismi che agiscono e si ripetono secondo le medesime direttrici, per formarci come cittadini – europei – attivi e consapevoli.