Summer School EU2BE!

Creattivismo: nuovi sguardi contro la discriminazione

Il progetto “EU2BE” è un progetto nato dalla volontà di promuovere i valori universali della pace, del ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie e di sostenere i diritti fondamentali di solidarietà, della non discriminazione e della democrazia, con lo scopo di stimolare la cittadinanza attiva europea anche attraverso la riflessione sui temi della memoria del Novecento. 

Il progetto è sostenuto dall’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna ed è costruito grazie all’incontro tra Scuola di Pace e Centro Europe Direct Emilia Romagna.

La summer school si svolgerà dal 25 agosto al 1 settembre ed è rivolta ai/lle giovani tra i 20 e i 30 anni. Saranno quindi queste richieste di iscrizione ad avere la precedenza.

La partecipazione è gratuita per chi si iscrive, che dovrà portare con sé solo la voglia di stare insieme e mettersi in gioco.

La nostra riflessione insieme partirà dalla violenza della Seconda Guerra Mondiale, dalla storia e dalle memorie di Monte Sole per andare ad esplorare come queste vicende abbiamo influito e influiscano sulla nostra idea di cittadini/e e quali meccanismi intervengono nella costruzione della propria identità, nelle manifestazione di discriminazione e razzismo, di guerra ai poveri e di utilizzo inconsapevole delle nuove tecnologie.
Uno dei nuclei problematici del trovarsi sul crinale tra la valle del Reno e quella del Setta è quello di doversi destreggiare tra storia e memoria le quali, come è noto, pur non potendo essere definite come ambiti contrapposti, rispondono certamente a criteri e scopi differenti. Quando ci si avvicina a una vicenda come quella di Monte Sole, lo si fa solitamente – e da un certo punto di vista per motivi legittimi – con la convinzione di stare facendo qualcosa per evitare che una tale tragedia abbia a ripetersi. La volontà di ricordare – non necessariamente di studiare – questi eventi, insomma, è legata all’immancabile mai più. In questo andirivieni tra passato e futuro tuttavia, si tende a dimenticare (sic!) che la pratica si dispiega in un tempo (presente) ben determinato e caratterizzato.
Ci si scorda, cioè, che la memoria collettiva è funzionale agli interessi, alle sensibilità e ai progetti di chi la gestisce, e che i filtri culturali che selezionano gli episodi ritenuti memorabili dipendono dalle preoccupazioni e dai “pensieri dominanti” delle società a cui fanno capo. Vale a dire che «ci sono eventi storici […] che per la loro rilevanza morale e politica sono posti a fondamento del presente, di cui rappresentano una vera e propria Costituzione» (F.Dei). Ci troveremo assieme per lavorare sulla nostra possibilità di vigilare non tanto su un’improbabile riproporsi del fenomeno nazista o fascista come lo abbiamo conosciuto, ma su quei meccanismi che agiscono e si ripetono secondo le medesime direttrici, per formarci come cittadini – europei – attivi e consapevoli.

Le giornate saranno scandite da laboratori e incontri e attività tutti basati sulle metodologia dell’educazione non formale (niente conferenze o lezioni per capirci) per favorire il confronto e lo stare insieme. Useremo l’inglese come lingua veicolare, ma ci saranno aiuti costanti in caso di bisogno.
Ci sarà un laboratorio creativo per esplorare e decostruire l’immaginario della discriminazione in collaborazione con gli amici di Else Edizioni.
Chiaramente ci sarà anche tanto tempo libero per stare in compagnia.

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