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E’ un itinerario urbano pedonale che, illustrando in quattordici pannelli le vicende dei più importanti edifici della frazione, ripercorre le tappe salienti della storia locale di questo villaggio minerario, costruito a metà degli anni ’30.

Un progetto realizzato dal Comune di Massa Marittima e dal Parco Nazionale delle Colline Metallifere con il contributo della Regione Toscana, di Massa Marittima Multiservizi e con una donazione volontaria di numerosi cittadini. Il progetto ha inoltre ottenuto il patrocinio di Anpi Comitato Provinciale “Norma Parenti” e dell’ISGREC (Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea).
La storia di Niccioleta è poi segnata dall’eccidio nazifascista del giugno 1944, uno dei primi massacri di popolazione civile compiuti in Toscana dalle truppe tedesche.
All’alba del 13 giugno il villaggio fu circondato da reparti di polizia tedesca, formati da soldati italiani, ufficiali e sottufficiali prevalentemente tedeschi. Furono rastrellati 150 uomini, concentrandoli davanti all’edificio del Dopolavoro. Qui furono fucilati sei uomini, trovati in possesso di armi e altri oggetti compromettenti (un fazzoletto rosso, un lasciapassare partigiano) e, dopo averne liberati alcuni, i più anziani, trasferirono in serata gli altri nella vicina Castelnuovo di Val di Cecina (Pisa), da dove i tedeschi erano partiti la mattina presto. Qui altri 77 troveranno la morte il giorno successivo. Un secondo gruppo,
di 21 giovani in età di leva, fu trasportato a Firenze e da lì deportato in Germania (ma quattro persone riuscirono a fuggire nel tragitto fino alla città toscana); un terzo contingente di uomini, di circa cinquanta persone (i più anziani), fu liberato e fece ritorno al villaggio.