Fossoli. 6 marzo, l’appello per la pace dal cortile delle stele del Museo del Deportato di Carpi

& marzo. Dal cortile del Museo Monumento al Deportato di Carpi Pierluigi Castagnetti, presidente della Fondazione Fossoli, si è espresso nell’appello pubblico per la pace. “Sono cristiani contro cristiani che stanno combattendo in questo momento. Spesso l’evocazione religiosa serve a dare una spiegazione di pace, ma in questo caso non è così. Il senso di questo rito qui oggi pomeriggio, è un rito di implorazione e di pace. Cessino le armi, cessi questa guerra terribile. Si costruisca una pace ragionevole, perché è possibile, perché vi sono le condizioni. La guerra si fa per uccidere – sottolinea Castagnetti – Dobbiamo essere spietati nel dire la verità. Si fa per uccidere e per far soffrire. La guerra finisce quando si ottiene l’obiettivo prefigurato. Quante vittime, vedove, orfani, tonnellate di macerie, industrie, scuole, ospedali distrutti dovranno essere contabilizzati per dichiarare raggiunto il risultato e per farla finita? La guerra non risolve e non produce equilibri di pace. Se ne renderà conto presto anche Putin che si ritroverà con una manciata di risultati tutti drammatici”.