Nasce il Gruppo di Peli

All’indomani dell’8 Settembre 1943 a Peli di Coli, località sperduta dell’alto appennino piacentino tra Val Trebbia e Val Nure, il CLN piacentino organizza un’operazione di occultamento di armi in preparazione della lotta armata. Si tratta del primo embrionale nucleo di resistenti della provincia, a cui hanno partecipato elementi di spicco del CLN e della Resistenza piacentina. A capo del gruppo è il futuro Comandante Unico della XIII Zona Partigiana, l’anarchico Emilio Canzi, già istruttore militare degli Arditi del Popolo nel 1921 e Comandante delle Brigate Internazionali nella Guerra di Spagna. Le armi vengono occultate nella piccola canonica del paese, con la collaborazione del parroco Don Giovanni Bruschi e della popolazione locale. Il sito della canonica di Peli, situata su un promontorio che domina la valle circostante, ha sempre rappresentato un elemento centrale per la divulgazione della memoria della Resistenza Piacentina. Ospita un complesso monumentale con al centro una statua a grandezza naturale che raffigura il Comandante Canzi, ispirato ad una storica fotografia che lo ritrae in atteggiamento combattivo, mentre sembra camminare con l’inseparabile “sten” in spalla. Il cimitero adiacente alla canonica ospita la tomba di Emilio Canzi, deceduto il 17 Novembre 1945. I suoi funerali e il trasporto della salma da Piacenza a Peli videro una straordinaria partecipazione popolare. Dopo aver ospitato per decenni varie iniziative antifasciste, dal 2005 è sede della “Festa Partigiana” organizzata ancora oggi dall’ANPI di Piacenza.