La Strage della Benedicta

La vicenda che ogni anno si commemora al Sacrario “Martiri della Benedicta”, nel comune di Bosio, in provincia di Alessandria, costituisce la più grande strage di partigiani combattenti verificatasi durante la Resistenza italiana. Il rastrellamento operato dalle truppe tedesche e fasciste fu attuato nel corso della settimana di Pasqua del 1944, ed ebbe i suoi momenti cruciali nei giorni 6 e 7 di aprile. Per consuetudine, la celebrazione ufficiale si svolge perciò, ogni anno, nella domenica di aprile più prossima a quei giorni (o la prima o la seconda). I numeri della strage dicono di poco meno di 150 partigiani uccisi immediatamente, nei giorni del rastrellamento, o nelle settimane subito successive, dopo un periodo di prigionia alla “Casa dello Studente” di Genova. A questi vanno aggiunti coloro che, catturati durante l’operazione, vennero deportati al campo di Mauthausen, e non fecero più ritorno: si calcola che il loro numero fosse anch’esso superiore alle 100 unità. L’epicentro della strage fu la Cascina “Benedicta”, un luogo già facente parte della rete dei siti benedettini, poi passato alla proprietà degli Spinola, di Genova. A conclusione della rappresaglia, l’edificio, dove aveva sede l’intendenza partigiana, fu distrutto dai nazifascisti. Il cortile su cui si affacciano i ruderi della cascina è oggi il luogo in cui si svolge la cerimonia. Il complesso monumentale comprende anche il Sacrario, le Fosse Comuni e una Cappelletta che si affaccia su un altro dei punti in cui venne eseguito il massacro. La “Benedicta” si trova al confine tra le province di Alessandria e Genova, dalle quali proveniva la gran parte dei partigiani caduti. Quella fascia del territorio era compresa nella VI Zona operativa ligure, dai cui comandi dipendeva. Giuseppe Saragat, Sandro Pertini e Carlo Azeglio Ciampi sono i tre Presidenti della Repubblica che hanno visitato la “Benedicta”. Ed è proprio l’eccidio della Benedicta l’unico specifico episodio segnalato nella motivazione con la quale il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, ha assegnato alla Provincia di Alessandria la Medaglia d’Oro al Valor Militare