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La Fondazione Fossoli nasce nel 1996 per volontà del Comune di Carpi e della Associazione amici del Museo Monumento al deportato, consapevoli dello speciale valore storico-artistico che il patrimonio memoriale (Campo di Fossoli e Museo Monumento al Deportato) presente nel proprio territorio ha a livello nazionale e internazionale. La Fondazione oggi ha in gestione il Campo di Fossoli (dal 1996), il Museo Monumento al Deportato (dal 2001) e la ex Sinagoga (dal 2009); cura la conservazione dei luoghi e la loro valorizzazione, la programmazione scientifica ed educativa.

Il Campo di Fossoli oggi è un sito originario che racchiude una molteplicità di storie – quindi di memorie – del Novecento. Quello che oggi ancora è visibile e vistabile rappresenta un terzo dell’intero campo in uso nel periodo bellico ed è ciò che resta del campo di concentramento e di transito per la deportazione politica e razziale dall’Italia. Pur con le inevitabili trasformazioni e stratificazioni che i diversi usi del campo hanno prodotto sulle sue strutture,  è possibile oggi poter utilizzare la materialità del luogo, la sua capacità evocativa per la narrazione di storie – tutte collegate alla seconda guerra mondiale – che da locali diventano nazionali ed  europee. Il Campo è situato a Fossoli, una frazione a 6 km da Carpi (MO).

Il Museo Monumento al Deportato è un’opera d’arte che sviluppa in un percorso evocativo una rappresentazione della deportazione che vuole avere la valenza di un messaggio universale, come solo l’arte è in grado di fare. Tutti gli elementi dell’allestimento (graffiti, oggetti, frasi…), assieme all’architettura che è parte integrante del percorso concorrono a sollecitare emotivamente tutti i sensi per predisporre il visitatore alla comprensione di un fenomeno che ha segnato in modo così profondo la storia e la memoria del XX secolo. Il Museo Monumento si trova nel Palazzo dei Pio a Carpi.

Le attività formative: La Fondazione ex Campo Fossoli cura le aperture dei luoghi e le visite guidate nel corso di tutto l’anno con l’utilizzo di operatori qualificati e formati in ingresso e in itinere dalla Fondazione stessa. I percorsi di visita sono calibrati in base al livello scolastico e alle specifiche esigenze manifestate dal gruppo in fase di prenotazione della visita.

Oltre alla visita l’offerta formativa mette a disposizioni laboratori storico-documentari di approfondimento che si svolgono sui luoghi; lezioni e interventi specifici presso le scuole sia nelle giornate commemorative. Il servizio di Sportello didattico permette di costruire con i docenti percorsi formativi specifici che possono rispondere alle esigenze curricolari con modalità di lavoro innovative.

I percorsi formativi possono essere strutturati anche su più giorni prevedendo attività differenti (visita, lezioni, incontro coi testimoni, briefing e restituzione dell’esperienza attraverso diversi linguaggi)

Molto attivo è l’impegno nella formazione docente che prevede numerosi appuntamenti nel corso dell’anno con cadenze ormai consolidate in occasione i progetti pluriennali (es. Viaggio della Memoria). Altresì viva è la collaborazione con enti e associazioni anche a livello locale, ma anche internazionale soprattutto sui temi delle pratiche per la conservazione del luogo e sui percorsi di formazione.