Storia, memoria, luoghi: strategie didattiche e modalità di visita.
7-8 dicembre 2016, Nonantola (MO)
Tra le questioni affrontate nel corso del convegno Davanti a Villa Emma (17-19 giugno 2016), non è mancata quella relativa al rapporto tra luoghi della memoria e mondo della scuola; una frequentazione scandita da attenzione reciproca e collaborazione su progetti didattici.
A distanza di qualche mese, sulla scia del lavoro avviato dal Gruppo di ricerca impegnato nell’ideazione di un luogo per la memoria dei ragazzi ebrei salvati a Nonantola, si darà l’avvio a una serie di appuntamenti sui principali temi emersi nell’incontro dello scorso giugno.
Nel primo – un seminario rivolto a insegnanti e operatori culturali – discuteremo i risultati dell’indagine condotta fino a oggi e valuteremo, con il contributo di collaboratori provenienti dalla rete dei luoghi della memoria disseminati in Italia, le peculiarità della nostra storia e le caratteristiche del nostro progetto, in uno scambio di esperienze e punti di vista destinato ad inaugurare un cammino comune.
Nel dialogo iniziale, Bruno Maida e Fausto Ciuffi ragioneranno sui principali nodi storiografici legati alla vicenda e sullo scenario europeo nel quale s’inserisce, fornendo un catalogo di questioni che investono il lavoro didattico.
Laurana Lajolo rifletterà su spazi museali e luoghi di memoria considerati come occasioni per svolgere esperienze, fuori dalla scuola e dall’aula, in una dinamica che preveda sia la conoscenza delle cose e dei fatti, ma anche il coinvolgimento diretto degli studenti.
In questi anni abbiamo sempre pensato che il dispositivo dedicato alla memoria dei ragazzi ebrei salvati a Nonantola si connoterà fortemente come luogo narrativo, scommettendo in prima istanza sui racconti dei testimoni e sullo sguardo incrociato di narratori del luogo e narratori arrivati da lontano; per questo motivo, pensando anche all’accoglienza di visitatori bambini e ragazzi, abbiamo chiesto ad Anna Sarfatti di portarci la sua esperienza di scrittrice per l’infanzia, a partire dalle domande che si è posta quando, affrontando i racconti della storia e sulla storia, si è misurata con argomenti e situazioni che potessero comunicare con piccoli lettori.
Maria Bacchi partirà dal caso Nonantola e dagli studi sulla vicenda, pensando che il luogo, la sua visitazione, le tracce e le fonti possano costituire il materiale per la costruzione di un laboratorio didattico.
Alla fine della prima giornata di lavori, Massimo Dadà e Guido Vaglio presenteranno la rete di luoghi “Paesaggi della Memoria”, alla quale la nostra Fondazione partecipa anche in vista di una futura costruzione memoriale a Nonantola.
All’inizio della seconda giornata, Maria Laura Marescalchi presenterà alcuni materiali che illustreranno realtà, spostamenti e soggetti che popolano la vicenda di Villa Emma, in una dinamica tra vicino e lontano che rimanda ai luoghi ma anche a precise questioni storiche e dell’ebraismo europeo.
Guido Pisi e Carlo Greppi ragioneranno sulle insidie che questa storia presenta, sia sul piano di una ricostruzione che tenga conto delle complessità al riparo da facili stereotipi, sia sul versante delle retoriche del bene, sempre in agguato.
Infine, in una discussione coordinata da Federica Tabbò, valuteremo l’esperienza che nei luoghi di memoria si conduce sul terreno dell’accoglienza dei gruppi e dell’organizzazione di visite didattiche.