Martedì 26 gennaio 2021
- ORE 21 – PRESENTAZIONE E PROIEZIONE DEL NUOVO VIDEO SUL
MUSEO DELLA DEPORTAZIONE
la sua genesi, la storia e le attività negli ultimi vent’anni con la regia del documentarista Nicola Melloni realizzato con il contributo della Regione Toscana nell’ambito delle attività per il Giorno della Memoria
Alla presentazione parteciperanno: Alessandra Nardini, Assessora all’Istruzione e alla Cultura della Memoria della Regione Toscana; Dario Venegoni, presidente nazionale dell’ANED; Simone Mangani, Assessore alla Cultura del Comune di Prato; l’autore del film Nicola Melloni titolare di RUMI PRODUZIONI che opera, dal 2001, nel campo della comunicazione e della produzione audiovisiva, con particolare riferimento all’ambito istituzionale, sociale e della pubblica utilità.
Modera Aurora Castellani, presidente della Fondazione
L’evento a distanza sarà in diretta sul canale YOUTUBE del Museo e attraverso l’evento FACEBOOK.
Mercoledì 27 gennaio 2021
GIORNO DELLA MEMORIA
- APERTURA STRAORDINARIA del Museo della Deportazione
ore 9.30-12.30 e 15.00-18.00 con accesso gratuito
Saranno offerte anche due visite guidate gratuite della durata di circa un’ora, con accesso limitato e su prenotazione alla mail info@museodelladeportazione.it oppure al numero 0574 461655, una alle ore 11 e una alle ore 15.00.
- EVENTO PER GLI STUDENTI TOSCANI PROMOSSO DALLA REGIONE TOSCANA E ORGANIZZATO DALLA NOSTRA FONDAZIONE
a conclusione del corso di formazione online “In viaggio verso Auschwitz” e a venti anni dal primo Giorno della Memoria. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming attraverso il canale YOUTUBE della Regione Toscana; insegnanti e studenti potranno seguirlo collegandosi al seguente link: http://www.regione.toscana.it/giornodellamemoria2021
Lunedì 1 febbraio 2021
- ORE 18 – INCONTRO ONLINE
Il destino di una fuga. Pisa, Prato, Firenze, Auschwitz – Lia Sara Millul.
Una storia raccontata da Marta Baiardi.
Camilla Brunelli, direttrice della Fondazione, presenta la storica Marta Baiardi che approfondisce la vicenda poco conosciuta di una giovane ebrea pisana, arrestata a Firenze durante la tragica razzia del Convento del Carmine da parte dei reparti tedeschi insieme alla famigerata “banda Carità” e deportata ad Auschwitz nel 1943. La giovane aveva cercato a Prato con la sua famiglia un luogo dove poter sfuggire alla persecuzione razziale, come ha per primo messo in evidenza lo storico locale Michele Di Sabato.